giovedì 2 gennaio 2014

Segreteria regionale PD.

Naturalmente è tempo di candidature. Alcune già ci sono – Grimaldi, Vaccaro – altre attendono il momento opportuno (?) per essere ufficializzate. Sia chiaro, siamo tutti d’accordo su tutto: il partito costruito dal basso, il necessario cambiamento generazionale, l’azzeramento delle componenti e, cosa non trascurabile, tentare di vincere le prossime elezioni regionali. [Sarei tentato, ove potessi contare sull’ironia di tutti, di vergare “l’elogio delle componenti” che, quando non si riducono a rapporti familistici o di cooptazione sviluppano un ruolo importante di mediazione politica e riflessione progettuale. Ma lascio perdere: in un partito che, giustamente, si appresta a diventare liquido – corrispondendo così alla liquidità della società – c’è posto per la saldezza immobile di ogni singola componente? Pare di no.] Ciò posto, rimarrebbe, da discutere della crisi economica, morale e civile che vive la Campania e che oggi è riportata, nella sua desolazione, sulle pagine del Corriere del Mezzogiorno. Che il Sud sia scomparso dall’ agenda politica è cosa nota: dopo vent’anni di politica a rincorrere l’agenda della Lega…mi sembra il minimo. Che la sua classe dirigente non sia all’altezza, poi, mi appare tautologico: questa crisi che sta sconvolgendo il tessuto materiale e spirituale della nostra regione qualcuno se la vuole intestare? O dobbiamo ripetere la solita litania: è colpa dell’euro, della globalizzazione, della finanziarizzazione dell’economia? Facciamo così: almeno sulla questione terra dei fuochi e delle tante bonifiche non fatte qualcuno si sentirà responsabile? Il PD, nella sua versione solida ma anche in quella liquida, crede che sia arrivato il momento di discutere di contenuti promuovendo una semplice ma chiara proposta politica – progettuale utile a rispondere al dramma di questo tempo?

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