domenica 1 settembre 2013

Confessione II.

Lo scrivente, senza indulgere al racconto del sé né tanto meno alla diaristica – entrambe occupazioni per fessi – , considerando che in questo luogo di domenica è vietato parlare di politica – retaggio certo di un cristianesimo biblico – necessita descrivere una parte del suo passato che non vale la pena distruggere. Propriamente, con la riservatezza delle confessioni, qui si nominano i propri Maestri: topgonzo.wordpress.com Li si cita prima di tutto per un mero interesse personale: i Maestri da anni portano avanti non tanto una battaglia contro i fessi di tutte le latitudini ma un serio studio filologico-genealogico sul senso e significato, in sé e per sé, del fesso. Giungono, non senza fatica, a scovare l’archetipo fesso del fesso dandone, di volta in volta, esempi concreti. Ciò detto, quando lo scrivente, di sfuggita o meno, parlerà di fessi, immediatamente si richiama alla lezione dei Maestri. Di poi, s’intende evidenziare non la libertà di pensiero della Redazione che, in quanto frase fatta è inservibile, ma la necessità di pensare che la Stessa esercita con rigore. Certo, l’apprendistato non fu facile ma questo è un altro discorso. [Ciò posto, in un tempo in cui la gratitudine latita, il minimo che si potesse fare ad avvio di questo blog era ricordare chi trasmise allo scrivente il coraggio di pensare in proprio.]

3 commenti:

  1. Elogi eccessivi. Lo scambio -e arricchimento- è stato nei due sensi.
    Grazie, comunque.

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  2. Sempre caro mi fu l'ermo fratello

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  3. Davvero grazie. Siamo lusingati ed orgogliosi [o, come direbbe un nostro comune amico, orgoglioni]. Ad maiora!

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