venerdì 20 settembre 2013

I. Cara Claudia,

Settembre al sanatorio è un mese sprecato: il progresso di Settembrini e la teodicea di Naphta appaiono strumenti inadatti a contrastare la tua assenza. L’aria fredda non ci ha mai abbandonati e, oggi, mentre accendo il calorifero distraggo la mia carne con il pensiero del futuro. A pensarci ora questa volontaria sospensione – che ha un preciso inizio ma si distende con il protrarsi stesso del tempo – appare per quello che è: la distruzione del mondo solo per raggiungere un significato diverso e soddisfacente dello stesso. E dunque fra fatica e destino si sta qui… Giungono – sempre meno ovattate – notizie poco confortanti dal piano: l’Europa è un incendio di passioni. Uno di questi giorni toccherà montare la slitta e scendere...

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