domenica 15 settembre 2013

Diacronie.

E’ cosa nota: il Ribelle di Junger è uno che ha deciso di “passare al bosco”. Rifiuto e resistenza. Una constatazione: “L’inevitabile assedio dell’essere umano è pronto da tempo, e a disporlo sono teorie che tendono a una spiegazione logica e completa del mondo, e avanzano di pari passo con il progredire della tecnica.” Rileggo questo passo – certo Junger è un autore che va gustato e digerito a vent’anni – quasi naturalmente…dopo aver sorriso a questo giudizio di Fitoussi: “Da tempo mi interrogo sulle ragioni che spingono molti economisti, compresi alcuni tra i migliori, a investire la loro intelligenza nella costruzione di teorie la cui complessità è seconda soltanto all’inutilità”. Ecco: da un lato il Ribelle che combatte la spiegazione logica del mondo – volutamente si tiene fuori la questione della tecnica – e dall’altro la scienza economica che a furia di spiegare il mondo poco ha previsto dell’attuale crisi. Insomma: fra i due testi, ovviamente, relazione non si dà. Lo scrivente, dunque, tentava - vista l’ora - di dare il benvenuto a tutto ciò che è imprevisto.

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