domenica 1 settembre 2013

Contraddizioni.

Per B. Croce (1935) l’espressione poetica placa e trasfigura il sentimento, agisce sulle passioni decurtandone la violenza, traduce in forma ciò che costitutivamente è refrattario a ogni logica illuminazione: “La poesia è stata messa accanto all’amore […] Ma la poesia è piuttosto il tramonto dell’amore, se la realtà tutta si consuma in passione d’amore: il tramonto dell’amore nell’euthanasia del ricordo”. [ E’ questa l’ora in cui si vorrebbe distogliere la distruzione del passato dal suo implacabile fine. Dove, con poca immaginazione, s’intende il verso nella sua struttura dionisiaca: come se il verso stesse in eterno a sanguinare di passione con passione.] Ma, lo scrivente sa essere il meriggio domenicale il luogo adatto al senso del tramonto e del ricordo. E dunque, con altrettanta poca nostalgia: “Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale e ora che non ci sei è il vuoto a ogni scalino”.

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