lunedì 2 settembre 2013

Ipocrisia.

Per Pierluigi Battista l’Occidente è massimamente ipocrita: da un lato professa “l’universalità dei diritti della democrazia” ma, dall’altro, per puro realismo politico si augura che in alcune parti del mondo – vedi Egitto – trionfi la dittatura. Gli esempi citati a tal proposito sono innumerevoli e giustificano lo stesso stallo decisionale rispetto alla situazione siriana. [ Lo scrivente ritiene che ci si debba intendere circa la funzione “dell’universalità dei diritti della democrazia”. Se la s’intende dal punto di vista contenutistico si dà qualcosa come l’ipocrisia occidentale sebbene non vada sottovalutata la domanda: ammesso e non concesso che si dessero – come si danno – elezioni democratiche – vedi sempre Egitto – che danno per vincitori i partiti del fondamentalismo islamico – se il misconoscimento della suddetta universalità è ratificata da elezioni democratiche – a quel punto l’Occidente cosa deve fare? Ma, la stessa universalità la si può intendere come la finzione che l’Occidente ha usato e usa per esprimere, all’interno e all’esterno dei suoi confini, la sua volontà di potenza. Certo, in questa seconda ipotesi viene meno tutta la retorica umanitaria. Ma, nello stesso tempo, è destituita di fondamento l’ipocrisia di cui parla Battista.]

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