lunedì 28 ottobre 2013

Novembre…

Non sorprese nessuno dei due. Doveva arrivare perché – malgrado tutto – il tentativo di sottrarsi alla tirannia della cronologia può interessare un letto sfatto in un basso non certo un calendario. [Non ci furono particolari preparativi né parole definitive. Preferivamo il Montale del “Diario” ed è tutto dire: “Non si procede: muoversi/ è uno strappo.] Uno strappo che non potevamo permetterci e certo non paragonabile alle tue calze smagliate…Certo: da un lato la possibilità di distruggere quel tanto che ci avrebbe permesso qualcosa di nuovo; dall’altro tutto il fascino lascivo e voluttuoso di una calza rotta. Ovviamente scegliemmo il secondo lato del giradischi; senza sorpresa. Già, “Senza Sorpresa”, scrive il poeta: “Ma sopravviene ora/ la riflessione,/ la triste acedia su cui tanto conta/ il genio occulto della preservazione./ E allora si saluta…” Arrivò, dunque, novembre e tu, a modo tuo avevi vinto. E pazienza se “hanno perduto tutto gli ascoltatori.”

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