domenica 6 ottobre 2013

XI. Cara Claudia,

facendo il punto, qui, nell’ordine si discute della distruzione del passato, del senso dell’Occidente, e di te. Senza spiegazione per i fessi: questo è il concreto e ogni singolo elemento è spiegabile solo alla luce della sintesi che lo fonda. Alle spalle di tutto ciò, oggi riesco a vedere una nostra infinita discussione sul significato del Barocco. M’impegnavo – certo con poca fatica – a dimostrare che quella non fu un’epoca di decadenza… A un certo punto – sarà pure stato tardi e pure avevi voglia di fare altro – accarezzando un invecchiato libro di Croce, che ovviamente non avevi letto, decidesti che toccava finirla lì: “Maestro, risparmia le tue giustificazioni per altro…” [Sperando di essere frainteso e certamente non capito: sei il nome che assume l’Occidente quando scopre in atto la sua stessa distruzione. Quando i valori perdono valore, quando le parole costruiscono altre parole, quando gli dei abbandonano la terra lasciandola desolata…si apre la necessità di pronunciare un nome. Il tuo…Che nulla spiega e nulla giustifica. Solo a trattenere quel tanto di storia che non va distrutta…] Quella sera si parlò anche di Cristo.

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