sabato 5 ottobre 2013

X. Claudia,

che poi diciamocela tutta: l’eterno ritorno dell’uguale – ora che tragedia, Apollo, Dioniso e altri sono morti sotto il peso immane di questo presente – serve a quelli che s’impiccano a nostalgia – melanconia…e cose varie. Sai bene, che qui, se si scrive di te – con queste virgole parentesi e punteggiatura avariata: [ qui lo si fa perché, in fin dei conti, noi dell’eterno ritorno dell’uguale non sappiamo che farcene. Si scrive perché il tuo Occidente è morto e tu non te ne accorgesti e ti dibatti tra un nuovo presente e un possibile futuro – solo possibile. Qui si sta col tuo nome: e mentre – invano – ti dibatti fra il niente e l’essere – tu che distogliesti troppo presto lo sguardo da Parmenide – tu che ammetti in silenzio la tua stupidità – tu che alterni in ritardo l’errore che commettemmo su una panchina…ecco pioveva. E ora che parola tace la quadra pure toccherebbe chiuderla. Ma non ho voglia…

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